I miei genitori, che da anni, ma forse sono già decenni, collaborano attivamente col Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera, la scorsa settimana erano andati a Minsk per un tour serratissimo di ospedali, cliniche, associazioni e cose così. Quando il Miny l’aveva saputo, aveva fatto loro una richiesta molto precisa.
E quindi è successo che loro l’avevano preso in parola, e per quattro o cinque giorni, mentre giravano per la città, gli ospedali, le cliniche e le associazioni, hanno chiesto a tutti quelli che incontravano dove potessero trovarne un Topo colosso di Minsk, ricevendo come unica risposta solo grandi facce storte a forma di punto interrogativo.
Tutte le volte che ci ripenso e me li immagino, casco dalla sedia dal ridere.
Però, bisogna dire, sono stati comunque molto bravi, mi hanno portato a casa una bottiglia di vodka Beluga, che anche se è russa, anzi siberiana, va poi benissimo lo stesso.