Trout

E in un libro che si chiama Venere sulla conchiglia, del 1975, Kilgore Trout riporta un poema epico intitolato Edipo 1 – Sfinge 0, di Ippolito dei “conti” Bruga, nato Julius Ganz, che riassume in tre versi l’infinita, enigmatica rete delle cause e degli effetti, e dove la  Sfinge dice che il mondo è un’intricata finzione e chiede se c’è un filo o non c’è, per uscire dal labirinto, e Edipo le risponde che certo che c’è, ma è finto.


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