Professionisti

Abito in una cittadina di provincia, non piccolissima, ma neanche così grossa, e per vedere i film in lingua originale bisogna fare dei chilometri per andare a Modena o a Bologna o a Rubiera in provincia di Reggio Emilia, per dire, ma solo in certi giorni e in certi orari. Con l’età è sopraggiunta la fatica di spostarmi troppo per vedere dei film che poi non so neanche se mi piacciono, quindi mi rassegno e li guardo a Carpi doppiati in italiano. Non che io sia un mujaheddin della lingua originale, bisogna dirlo, me la godo quando posso, altrimenti fa lo stesso, tanto il cinema è finzione.
Una cosa che però non ce la faccio proprio, e mi viene un nervoso che staccherei il seggiolino lì al buio in mezzo a tutti, mi spoglierei nudo e griderei dei vaffanculo al cielo finché non mi va via la voce, se succede, è quando mettono un professionista in un certo campo, che di lavoro fa il professionista in quel campo e non il professionista nel campo del doppiaggio, a doppiare un personaggio professionista nel suo stesso campo. Mi spiego meglio: questa cosa succede sempre più spesso nei film a sottofondo sportivo, tipo ieri sera, che per quanto uno possa voler bene ad Andrea Fusco e Marco Lollobrigida (più ad Andrea Fusco che a Marco Lollobrigida, a voler essere sinceri, ma adesso non c’entra), per quanto uno li stimi e li riverisca quando fanno i professionisti nel loro campo della cronaca sportiva, avrei preso delle forbici per tagliare lo schermo del cinema a striscioline sottili sottili per poi mangiarle, quando li ho sentiti doppiare i cronisti sportivi di Creed II.
Il lavoro dei professionisti bisogna farlo fare ai professionisti, e i personaggi dei film, benché professionisti nel campo della finzione, devono essere doppiati da doppiatori professionisti nel campo del doppiaggio, che loro sono bravi, sanno cosa dire, quando dirlo e come dirlo, e magari delle delle volte, nel loro piccolo, che dev’essere un lavoro anche frustrante, parlare parlare e nessuno ti vede in faccia, delle volte, dicevo, hanno magari un guizzo, un lampo di testa, un moto di rivalsa, e invece di doppiare “I must break you” dicono “Ti spiezzo in due”. E gli daresti dei baci.


Questa voce è stata pubblicata in cose così e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

Una risposta a Professionisti

  1. laPaola ha detto:

    Però, eccezione: meraviglioso Alex Zanardi che doppia, in un incomprensibile modenese, Guido in “Cars” (che come babbo, pure di un Guido di quattro anni, dovresti aver visto e rivisto, vero?)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.