L’anno scorso avevo scritto una cosa che diceva così:
Se devo dire una cosa su come sia cambiato il mare negli ultimi anni, e per mare intendo quello che noi di solito consideriamo mare quando diciamo «andiamo al mare» e cioè la spiaggia, gli ombrelloni, la gente, i bagni coi balli di gruppo e le animazioni, gli altoparlanti coi tormentoni estivi e gli scivoli sulla sabbia eccetera, quindi, per capirci, la Riviera romagnola, rispetto a quando eravamo bambini e ci andavamo coi genitori, ma anche rispetto a quando eravamo dei ragazzini e ci andavamo cogli amici, ecco, magari mi sbaglio, ma mi sembra che ci siano meno tette.
Adesso, un anno dopo, se devo dire una cosa su come sia cambiato il mare, rispetto all’anno scorso, anche se non sono andato nella Riviera romagnola e quindi spero di non falsare la statistica, ma credo di no, comunque, dicevo, se devo dire come sia cambiato il mare rispetto all’anno scorso, ci sono sempre meno tette, praticamente nessuna, però, ecco, la cosa che è aumentata di più, quasi a dismisura, mi sembra, sono i culi.