Cose che mi piacciono molto (8)

Tipo quando torni dalle vacanze e trovi un avviso di giacenza nella cassetta delle lettere, pensa te, sembra proprio che aspettino che tu non ci sia, e ti dice che c’è una raccomandata da ritirare e pensi subito a una multa, e con la testa vai indietro nel tempo, ripercorri tutte le strade che hai fatto e i posti che hai visto negli ultimi sei mesi, e mentre cammini verso le Poste ti vengono su tanti di quei ricordi, le chiacchierate, le gite, i dischi che hai ascoltato, e intanto pensi agli autovelox e ai photored e ai tutor che hai incrociato e ti sembra di essere stato sempre abbastanza bravino, ma cosa vuoi?, magari stavi chiacchierando o ridendo per una stupidata o cantando a voce altissima qualcosa che non canteresti mai a voce altissima in pubblico, ma eri nell’intimità del tuo abitacolo e forse il piede aveva pigiato sull’acceleratore senza che te ne accorgessi, sono cose che capitano, e mentre sei lì in fila alle Poste che aspetti rimugini sempre, un flashback, un flashforward, un po’ d’ansia e un po’ di tachicardia, cose così, finché arriva il tuo turno, dai l’avviso e la carta d’identità all’impiegata delle Poste, lei va a scartabellare in archivio e ti porta la tua busta con la raccomandata, tu la prendi attraverso il plexiglas, analizzandola sopra e sotto, ma non puoi star lì troppo tempo, quindi firmi sul pad elettronico la ricevuta, ringrazi, saluti e vai fuori, ti igienizzi le mani e ti abbassi la mascherina per respirare un po’, apri la busta e dentro c’è il rinnovo della carta di credito, e ti sbatti fortissimo la mano sulla fronte. Perché è proprio lì che ti viene in mente che non hai una macchina intestata a te da almeno sei o sette anni.


Questa voce è stata pubblicata in cose così e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.