Una cosa che non interessa a nessuno

Ho appena finito di (ri)leggere tutti gli X-Men di Chris Claremont, quelli scritti dal 1975 al 1991, compresi tutti gli annual, gli speciali, le miniserie, le serie parallele tipo New Mutants e X-Factor che aveva iniziato e a un certo punto lasciato ad altri, e anche, alla fine, quella specie di sequel disastroso che era X-Men Forever, dal 2009 al 2011, che chiudeva tutte le trame lasciate in sospeso quando gli avevano tolto la serie nel 1991 e ne apriva poi delle altre di cui non vedremo mai la fine e, mi viene da dire, per fortuna. Ci ho messo qualche anno a (ri)leggere tutto in lingua originale su Marvel Unlimited, alla sera, nei fine settimana e nei ritagli di tempo, e leggendolo in lingua originale ci si accorge di una scrittura piena di capolavori linguistici, dialetti, idioletti e regionalismi, e riferimenti più o meno espliciti alla letteratura, al cinema e alla cultura pop di tre decenni e oltre e, insomma, la cosa che volevo dire, anche se forse non interessa a nessuno, è che Chris Claremont è uno dei più grandi scrittori del Novecento, anche se non lo sa quasi nessuno, e sicuramente il più grande sceneggiatore di cose seriali della Storia, e non parlo solo di fumetti, ma di tutto, di romanzi, di telefilm e di serie TV, di saghe cinematografiche e poemi cavallereschi, eccetera, e dopo averlo (ri)letto tutto mi sento una persona migliore. Che è poi l’effetto che di solito fanno quelli bravi. E quindi, ecco, a posto così. Buona domenica.


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