L’anno del blogroll (e quello che verrà)

E quindi è andata, dai. O quasi, insomma. Manca domani, ma domani è facile.
Avevo iniziato l’anno, proprio il primo di gennaio, scrivendo:

[…] ho anche pensato che, se ci riesco, e non è detto che ci riesca, proverò a raccontare della nostra piccola Grande Guerra privata del 2015-2018, coi suoi caduti, i suoi feriti, le sconfitte e le vittorie. Magari a puntate, che ai muri di testo non siamo più abituati. Non so con quale cadenza, penso settimanale. E negli altri giorni proverò a scrivere delle altre cose, così, come mi vengono in mente, come se fossero ancora gli anni zero della blogsfera.

E a scrivere tutti i giorni ci sono quasi riuscito. Almeno fino a giugno ho davvero scritto tutti i giorni la prima cosa che mi veniva in mente (a parte un giorno, ma poi un altro giorno ne ho scritte due, quindi è patta). Dopo, ci sono riuscito un po’ meno, ripromettendomi di scrivere tutti i giorni a parte il sabato, la domenica e le ferie. E più o meno è così che è andata.

Il proposito di raccontare la nostra piccola Grande Guerra privata del 15-18, invece, no, quello non ci sono riuscito. Ho pubblicato il prologo, il primo capitolo, un intermezzo e ancora adesso ho un post in bozza che si intitola “Il 15-18: Capitolo 2 (Ring of Fire)”, ma dentro è vuoto. Ce l’ho tutto in testa, solo che non riesco a farlo arrivare alle dita.
Vabbè.

***

Sempre il primo di gennaio, alle 11:00 del mattino, avevo scritto su facebook una cazzata come tante:

(buon anno amici) ci sono tutti i presupposti: la parola ufficiale del 2019 sarà BLOGROLL.

E poi è successo che tanti blog siano nati o rinati davvero e per qualche tempo c’è stata un’aria nuova, in giro per l’internet. Con l’andare dell’anno qualcuno ha smesso, qualcuno ha singhiozzato, qualcuno ha continuato, ma, insomma, quella che avevo chiamato la New Wave italiana della blogsfera bene o male ha funzionato.
Siamo sempre noi soliti quattro gatti della vecchia guardia, sia chiaro, un po’ come gli spettatori dei concerti indipendenti, dove non sembra esserci il ricambio generazionale. Ma forse accorgersene è già un po’ capire di essere finalmente vecchi per davvero.
E va bene così.

***

A parte il secondo capitolo del 15-18, che magari un giorno vedrà la luce, ho solo altri due post che sono rimasti tra le bozze (che è uno strumento che uso pochissimo: di solito scrivo e pubblico e come viene viene, e poi magari edito i refusi e li riedito, anche adesso mentre state leggendo, sono fatto così).
Uno si intitola “E insomma”, è del 5 marzo, e dice così:

Si può dire tutto degli anni 90, tranne che ci sia un revival.

Penso che fosse finito così. Non credo che lo pubblicherò mai. Lo lascio lì.
L’altro si intitola “Avanti così”, è del 28 novembre e dice così:

«Mamma, perché non hai il pistolino?»
«Eh… uhm… perché i maschi hanno il pistolino e le femmine no…»
«Non esistono le cose da maschi e le cose da femmine.»

Non credo che fosse finito, non mi ricordo, ma non è detto.
Lascio lì anche quello.

***

Il 2019, devo dire, è stato un anno tranquillo e, vabbè, a parte la macchina che ho sfasciato qualche giorno fa in centro a Bologna, non ci sono stati morti intorno a noi, che è una cosa che non capitava da un po’.
Ne avevamo bisogno.

***

E il 2020?
Il 2020 non lo so.
Sto facendo fatica anche a scrivere questo post, quindi facciamo che nel 2020 provo a scrivere qualcosa quando mi viene in mente, senza avere l’ansia di doverlo fare per forza tutti i giorni, o tutti i giorni tranne i sabati, le domeniche e le ferie.
Però andrò spesso al bar.

***

Nel 2020 vorrei anche iniziare a suonare in giro con un gruppo un po’ punk che si chiama DUEPONTI. Ormai è da qualche mese che scriviamo e che proviamo e adesso siamo pronti. Magari vi dico se veniamo a suonare vicino a casa vostra, così si brinda e ci si abbraccia in giro per l’Italia, come succedeva per esempio nel 2010, dieci anni fa, quando eravamo giovani e belli.
Chissà.

***

La canzone che, nella mia testa, ho sempre associato al periodo natalizio, ma soprattutto a quei cinque o sei giorni che separano il Natale dal Capodanno è questa qui:

***

Per il resto, buon anno.
Buona fine e buon principio, come si dice, e quelle cose lì.
A voi e famiglia.
State bene.
Ciao.


Questa voce è stata pubblicata in cose così e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.