A mio modestissimo avviso, credo che negli ultimi sessant’anni non si sia discusso abbastanza sulla tragicità della terza strofa di Papaveri e papere.
E un giorno di maggio che dirvi non so,
avvenne poi quello che ognuno pensò
Papavero attese la Papera al chiaro lunar…
e poi la sposò.
Ma questo romanzo ben poco durò:
poi venne la falce che il grano tagliò,
e un colpo di vento i papaveri in alto portò.
Così Papaverino se n’e’ andato,
lasciando Paperina impaperata…
Altro che Bob Dylan.
Io lo dico senza pretesa di esattezza, perché non ti conosco e non mi voglio arrogare capacità analitiche che non ho. Però mi sa che, a te e a me, la paternità ci ispira pensieri convergenti. In particolare questo, di Papaveri e Papere, mi ha sconvolto anche a me.
mi sa anche a me.