Ho ancora tanta vita davanti per imparare un sacco di cose

L’altra sera, stavo cenando, mi è tornato in mente un post molto bello della Lia che tra le atre cose dice:

Ho quarantadue quasi quarantatre anni e sto praticamente iniziando a suonare uno strumento musicale per il quale, si dice da sempre, è importante iniziare prestissimo. E mi sto rendendo conto che con la passione e l’impegno ce la posso fare senza grossi drammi e che anzi, l’esercizio mi aiuta a tenere elastica la testa, che ieri era giovedì e io ero convinta fosse mercoledì e la mia collega a un certo punto mi ha anche detto Bé, mi consolo.

Allora ho pensato che ho ancora tanta vita davanti per imparare un sacco di cose.

E allora, mentre inforcavo la cena e la portavo alla bocca, un pezzo dopo l’altro, pensavo che io fino a un anno fa o poco più, per una tara giovanile per cui un giorno da bambino, senza neanche averla mai toccata, mi son detto «Questa cosa non mi piace», per tutta la vita sono stato convinto che quella cosa non mi piacesse e la schifavo come la morte. Poi un giorno di un anno fa o poco più, ero lì a tavola con la Caterina, lei stava mangiando di gusto, e le ho detto: «Ma poi perché io non ho mai mangiato questa cosa qui?» E mentre lo dicevo, annegavo la forchetta nella cosa che stava nel suo piatto e me ne infilavo un pezzetto in bocca.
Non so se avete presente Ratatouille, ma mi si son proprio accese le lucine di fianco alla testa, mentre con gli occhi chiusi m’inebriavo di quel sapore tutto nuovo, e mi ricordo di aver detto, alla Caterina che intanto rideva, che ero stato fortunato, che non è che sia cosa di tutti i giorni scoprire dei sapori e delle sensazioni completamente nuovi a trentacinque anni suonati. A questo pensavo l’altra sera, a cena, un anno o poco più dopo quella mia piccola epifania.
E voi potreste anche dire, adesso, «Eh, vabbè, cosa sarà mai? Lo sappiamo tutti che è buono.» Ma mi dispiace un po’, per voi che dite così, perché non avete idea, sul serio, non ce l’avete, di quanto sia buona e gustosa, e appassionante, perfino, una bella forchettata di stracchino.


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