Discuto spesso con il Poeta della Musica (un amico cantautore locale) sulle dinamiche del giornalismo musicale (di carta e online) e negli anni abbiamo messo giù una specie di lista delle caratteristiche che dovrebbe avere la nostra rivista di musica perfetta (come se fossimo lì a sprizzare dalle orecchie voglia di fondare una rivista di musica perfetta), e cioè:
- Si parla solo di dischi molto belli (saranno completamente ignorati, secondo gli insindacabili giudizi e gusti della redazione, i dischi dal mediocre al brutto).
- Se proprio si deve parlare di un disco dal mediocre al brutto, ci si limita a pubblicare in una sezione separata della rivista il comunicato stampa col quale è arrivato in redazione (i comunicati stampa sono sempre molto belli).
- Le interviste si compongono di due sole domande fondamentali all’artista o al gruppo X che abbia composto il disco Y: «Perché?» e poi «È bello?»
- Non si recensisce alcun demo perché, come diceva un giornalista musicale che adesso mi sfugge, a forza di recensire dei demo si diventa brutti.