Archivi tag: dall’archivio del many

Una rosa è una rosa è una rosa?

C’è una cosa che posto tutti gli anni, il 14 di febbraio, quando mi ricordo, e tutti gli anni la edito un po’, magari cambio anche solo una virgola, non che sia importante, ma sono fatto così. Ecco, quest’anno, chiedo … Continua a leggere


Tutta Palestra (quattro anni dopo) (anzi, dieci)

[E ieri sera, dopo le due scossette di terremoto con epicentro a meno di dieci chilometri da dove stavo appoggiando il culo, mi è tornato in mente un discorso che avevo fatto a Novi di Modena nel 2016, quando, a … Continua a leggere


Treno della Memoria 2012 (un reportage di dieci anni fa)

Dieci anni fa ero andato sul Treno della Memoria da Fossoli a Birkenau, insieme al dottor Carlo Dulinizo e a una marea di studenti delle superiori. Al ritorno, qualche mese dopo, mandandoci dei messaggi tra Carpi e Cuba (dove si trovava in … Continua a leggere


Il mio primo concerto

[E oggi Federico Guglielmi mi ha fatto tornare in mente di quella volta, nel 2013, in cui Francesco Farabegli aveva chiesto all’internet di raccontagli il primo concerto. Doveva nascerne un ebook, poi però non era successo. Così va la vita. … Continua a leggere


Il nome del padre

Mio padre si chiama Iules, ma non si è sempre chiamato così. Prima era Jules, con la J. Fino ai quarant’anni, più o meno, cioè fino all’età che ho io in questo momento, che a pensarci mi gira un po’ … Continua a leggere


Dei ricordi (26)

Il 15 febbraio del 2014 era un sabato, il giorno prima ero andato a vedere L’invenzione della solitudine, uno spettacolo di Giorgio Gallione con Giuseppe Battiston, preso da un libro che si chiama L’invenzione della solitudine, del 1982, di di … Continua a leggere


Quella spintarella che dice che il treno è in marcia

Nove anni fa sono stato sul Treno della Memoria, da Fossoli a Birkenau, insieme al dottor Carlo Dulinizo e a una marea di studenti delle superiori. Al ritorno, qualche mese dopo, mandandoci dei messaggi tra Carpi e Cuba (dove si trovava in … Continua a leggere


Trentatré anni fa

Era il 7 giugno del 1987, avevo otto anni e dormivo dai nonni insieme a mio papà. Erano le quattro o le cinque del mattino, mi ero svegliato perché c’era del trambusto che veniva dal piano di sotto. Ero sceso … Continua a leggere


Dei ricordi (13)

Il 27 maggio del 2019, il giorno dopo le elezioni, scrivevo una cosa intitolata “buongiornissimo” e che diceva: sul muro del vecchio Ekidna di Migliarina c’era scritto «L’UNICA POLITICA SI CHIAMA ROCK’N’ROLL». Direi che sia tutto quello che ci è … Continua a leggere


Il nome del padre

Mio padre si chiama Iules, ma non si è sempre chiamato così. Prima era Jules, con la J. Fino ai quarant’anni, più o meno, cioè fino all’età che ho io in questo momento, e a pensarci mi gira un po’ … Continua a leggere