Hemingway

E nella prefazione del 1948 a un libro che si chiama Addio alle armi, del 1929, Ernest Hemingway dice che, siccome lui di guerre ne ha fatte troppe, è sicuro di avere pregiudizi, e anzi spera di avere molti, di pregiudizi. E che è sua persuasione ponderata che le guerre siano combattute dalla più bella gente che c’è, o diciamo pure soltanto dalla gente, per quanto, quanto più ci si avvicina a dove si combatte e tanto più bella è la gente che si incontra; ma che le guerre sono fatte, provocate e iniziate da precise rivalità economiche e da maiali che sorgono a profittarne. Ernst Hemingway poi dice dice che tutta la gente che sorge a profittare della guerra e aiuta a provocarla dovrebbe essere fucilata il giorno stesso che incominciano a farlo da rappresentanti accreditati dei leali cittadini che le combatteranno.


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