E ieri sera ero in un posto a sentire dei gruppi che suonavano, a un certo punto mi sono guardato intorno, poi ancora, più e più volte, ho cercato di analizzare e capire, di calcolare dalle facce, dai modi, dagli sguardi, di quelli sul palco, di quelli sotto, quelli che bevevano e quelli che fumavano fuori, quelli all’ingresso a fare le tessere, quelli al bancone, davanti e dietro, e niente, sono arrivato alla conclusione che ero il più vecchio del locale. Che è una cosa che un po’ fa piacere e un po’ dispiace. Non saprei spiegarlo meglio.
(Uno, come al solito, invecchia come può.)