Star Woah

Circa due settimane e mezzo fa, al mattino, ero seduto sul letto dove dormiva la Caterina, e lei a un certo punto si è svegliata perché un po’ sentiva parlottare, un po’ sentiva dei respironi strani. Quando ha aperto gli occhi ha visto che ero effettivamente io a fare quei respiri, e tra un respiro e l’altro dicevo: «Io sono tuo padre; Guido, tu puoi distruggere l’Imperatore. Lui lo ha previsto, questo è il tuo destino. Unisciti a me e insieme potremo governare la Galassia come padre e figlio. Guido… Vieni con me. È l’unica strada.»
E a quel punto la Caterina era tutta combattuta tra un grande compatimento generale, una grossa commozione, e lo stare attenta a non cadere dal letto dal ridere.

(Ciao, qui non l’avevo ancora detto, ma il 28 marzo scorso, alle cinque e mezza del pomeriggio, sono diventato padre di un robino che, lo direi anche se non fosse mio, è molto molto bello, forse il robino più bello del mondo. Qualche mese fa, quando avevamo scoperto che era un maschio, mentre cercavamo un nome da dargli avevamo cominciato convenzionalmente a chiamarlo Guido. E poi è andata a finire ci è piaciuto. E adesso siamo mamma e papà di Guido. Fate ciao a Guido.)


Questa voce è stata pubblicata in cose così e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.