Togliamoci il pensiero

Un giorno d’aprile di quest’anno mi suona il telefono ed è il mio amico canzonettista Giancarlo Frigieri che mi vuole in studio per contribuire al suo nuovo disco Togliamoci il pensiero (che uscirà, speriamo, dopo l’estate).
Mi fa, Giancarlo, «vieni dentro con la macchina», nello studio di registrazione di Rubiera. Io entro con la mia Fiat Punto grigia che si chiama Bradamante, mi metto in fila con altre tre macchine di stili e rumori diversi, e partecipo orgogliosamente al primo quartetto di clacson (che non so se si scrive proprio “clacson”, ma insomma, avete capito) della musica indipendente italiana.
Mi fa, poi, Giancarlo, «scegli uno strumento e suonalo», e io scelgo il pianoforte, ma gli dico che voglio fare solo una nota. Allora lui mi propone un accordo arpeggiato, delle persone esperte mi mettono le dita dove devono stare sui tasti bianchi e neri, e io suono orgogliosamente, una quindicina di volte, un la-minore-settima-diminuito.

Ecco, quando uscirà Togliamoci il pensiero, dentro, ci sarò anch’io. Intanto, adesso c’è un video montato dal prode Cesare Anceschi con un po’ di cose successe in quei giorni d’aprile nello studio di registrazione di Rubiera. Come nei migliori action-movie dei supereroi, non uscite dalla sala dopo i titoli di coda. Click.

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Una risposta a Togliamoci il pensiero

  1. Daniela ha detto:

    i clacson sono fantastici, non credevo potessero essere così melodici…

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