E in un libro che si chiama Salinger, del 2010, di Kenneth Slawenski, i colleghi di Jerome David Salinger del controspionaggio (Jerome David Salinger durante la Seconda guerra mondiale era un ufficiale del Dodicesimo reggimento fanteria, che era sbarcato in Normandia con le prime ondate, e si trovò, tra le altre cose, nel bel mezzo del massacro della foresta di Hürtgen e sul fronte della controffensiva delle Ardenne e via dicendo, e contemporaneamente lavorava per il controspionaggio) avrebbero dichiarato che si appartava continuamente per scrivere. E uno di loro ricordava di una volta in cui si trovarono sotto il fuoco di fila del nemico. Tutti cominciarono a cercare un riparo. Guardandosi intorno, i soldati intravidero Salinger sotto un tavolo che batteva sui tasti di una macchina da scrivere, con una concentrazione impermeabile alle esplosioni tutto intorno.
- quello di:
- Barabba
- Barabba Edizioni
- Schegge di Liberazione
(e delle altre cose)