PslR – il Post sotto la Radio (il podcast e la scaletta)

E questo è il podcast del PslR, il Post sotto la Radio, andato in onda alle 18 di venerdì 25 dicembre e, in replica, alle 11 di sabato 26 dicembre su Radio Sverso. Un’ora e quaranta di letture e rock’n’roll natalizio e buonissimi sentimenti:

(su Spotify, su iTunes o in mp3)

E quella che segue è la scaletta, con le introduzioni, le letture (per leggerle cliccate sui link ai PslA del passato) e le canzoni trasmesse:

  • Johnny Cash & Neil Young, Little Drummer Boy
    (da Ben Keith And Friends, Seven Gates: A Christmas Album, 1994)
  • [SirSqonk], introduzione al PslA del 2003

(intro di benty)

Con questa introduzione si apriva, nel 2003, il primo PslA, il Post sotto l’Albero, un libro elettronico che raccoglieva pensieri e racconti di gente che nei primi anni zero scriveva sui blog. Il suo curatore, Squonk, diventato poi baronetto, Sir Squonk, e infine [SirSquonk], per otto anni, dal 2003, poco dopo la nascita della blogosfera, fino al 2010, l’anno in cui possiamo dire sia iniziata la fine dell’era dei blog, ogni fine di dicembre ha raccolto pensieri e racconti e pubblicato il PslA condividendolo su blogsquok.it e poi attraverso il social network più famoso tra i blogger italiani e russi dell’epoca: FriendFeed.
Dieci anni dopo l’ultimo PslA, Radio Sverso è orgogliosa di presentare il PslR, il Post sotto la Radio: una raccolta di pensieri e racconti presi dai PslA del passato e letti dagli stessi autori. La parola al Sir, quindi, che per l’occasione sarà affiancato dal suo ormai non più giovane padawan: il Many.
Potete mettervi comodi e versarvi un bicchiere di qualcosa di buono, inizia il Post sotto la Radio.

(intro di [SirSquonk])

Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello il cui nome restava ignoto tra parentesi si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il Post. L’internet era allora un villaggio di venti blog di argilla e di canna selvatica costruito sulla riva di un fiume dai bit diafani che rovinavano per un letto di router levigati, bianchi ed enormi come uova preistoriche. Il mondo era così recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito. Con uno di essi il padre del colonnello gli aveva mostrato una pila di fogli, il primo dei quali raffigurava un albero di Natale. Gli aveva posato poi una mano sulla spalla e tenendo lo sguardo fisso su quel monticello di carta gli aveva detto: «Un giorno il Post sotto l’Albero sarà tuo. Non che io sappia cosa te ne potrai fare, quindi non ringraziarmi.»

(intro del Many)

Ciao, sono il Many, forse alcuni si ricorderanno di me per cose come Barabba e le Schegge di Liberazione, piccoli eredi del PslA; e col peso costante dell’investitura conferitami dal Sir sulle spalle, vado a presentarvi una per una le letture del Post sotto la Radio.
Dopo ogni lettura, visto che comunque questa è una radio, aiutato dalla mia dolce metà, grushenka, metteremo una canzoncina di Natale, sperando di far cosa gradita al peraltro direttore artistico di Radio Sverso, che ci ha concesso questo spazio.
Ma per cominciare…

  • Farfintadiesseresani, Mostarda, dal PslA del 2004
  • The Kinks, Father Christmas (1977)
  • Strelnik, Ci vuole coraggio, dal PslA del 2005
  • Lou Reed, Xmas in February (da New York, 1989)
  • Auro, Caldarroste, dal PslA del 2006
  • The Muffs, Nothing for Me (da Hamburger, 2000)
  • Numero 6, Er Cenzimento, dal PslA del 2008
  • The Pogues (feat. Kirsty MacColl), Fairytale of New York (1987)
  • Lapiccolacuola, Il pane di Toni, dal PslA del 2008
  • Courney Barnett, Boxing Day Blues (Revisited) (2015)
  • Sba, Ritorni, dal PslA del 2009
  • The Pretenders, 2000 Miles (da Learning to Crawl, 1984)
  • Ciocci, ciuf ciuf, dal PslA del 2009
  • Eels, Everything’s Gonna Be Cool This Christmas
    (da Electro-Shock Blues Show, 1998/2002)
  • il Many, Cinquantamila lire, dal PslA del 2010
  • Ramones, Merry Christmas (I Don’t Want to Fight Tonight)
    (da Brain Drain, 1989)
  • Marika Surace, Le vere signore mettono sempre i guanti,
    dal PslA del 2010
  • The Magnetic Fields, Everything Is One Big Christmas Tree
    (da Realism, 2010)
  • la paolina, happily ever after, dal PslA del 2010
  • The Raveonettes, The Christmas Song (2004)
  • l’elena (sancio), Ritornetllo, dal PslA del 2010
  • The Smashing Pumpking, Christmastime (da Rarities and B-Sides, 2005)
  • La Flauta (accompagnata dal pianista consorte Paolo Corsini), La bimba e la ninna nanna, dal PslA del 2010
  • Everything but the Girl, 25th December (da Amplified Heart, 1994)

(outro del Many)

E niente, abbiamo praticamente finito il Post sotto la Radio.
Il brano d’apertura che avete sentito, se lo avete sentito, più di un’ora e mezza fa, era Little Drummer Boy fatta da Johnny Cash e Neil Young.
Le letture, a parte l’ultima, sono state accompagnate dallo Schiaccianoci (opera 71a) di Pëtr Il’ič Čajkovskij eseguita dalla London Festival Orchestra diretta Henry Adolph, e dalla colonna sonora di A Charlie Brown Christmas, del 1965, eseguita da Vince Guaraldi.
Per chiudere, invece, ho scelto un pezzo che ho sempre considerato la canzone di Natale perfetta, anche se non è una canzone di Natale, e tuttavia quest’anno assume tutto un altro significato e sembra quasi la nostra piccola We Are The World underground. Secondo me.
E quindi, cosa dire?, questo era il Post sotto la Radio, una cosa che non si ripeterà, mi sento di dire.
Il Post sotto la Radio è dedicato a tutti i blogger degli anni zero e dieci e al FriendFeed.
E anche a nome di SirSquonk, tra parentesi quadre, vi auguro un Felice Natale e un buon 2021.

  • Nick Cave & The Bad Seeds (feat. Anita Lane, Shane MacGowan, PJ Harvey, Kylie Minogue), Death Is Not the End (da Murder Ballads, 1996)

GIAO!

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l PslR era tipo la puntata zero di una cosa che succederà nel 2021, una specie di podcast dove [SirSquonk] e il sottoscritto parleranno di libri e intervisteranno degli scrittori. Si chiamerà 232 Celsius circa e se siamo bravi partirà verso fine gennaio, sempre su Radio Sverso, perché ormai benty, il peraltro direttore artistico, si è un po’ affezionato a noi. Intanto laicate la pagina di 232 Celsius circa, poi ne riparliamo.


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