Pedala, Marco, pedala! (però da casa, tipo sui rulli)

Ieri, che era venerdì 13, con Barabba abbiamo organizzato una grande lettura pubblica da casa, sui socialcosi, di un libro elettrico che si chiama Cronache di una sorte annunciata e che avevamo pubblicato nel 2010, dieci anni fa con Barabba Edizioni. Ha partecipato tanta gente ed è andata molto bene, così.
Per quel libro avevo scritto un racconto che si intitola “Pedala, Marco, pedala!” e ieri sera l’ho letto davanti al computer. Il video è questo qui (se riesco a embeddarlo bene, come si dice in gergo, portate pazienza):

https://www.facebook.com/barabbate/videos/556776461857743/

 

Dopo, stamattina, mio padre mi ha girato questo commento che gli era arrivato su WhatsApp:

È bellissima fai i complimenti a tuo figlio. Ho vissuto anch’io situazioni simili pur vincendo dieci corse in cinque anni dai 15 ai 19. A presto. Beppe

Beppe è Beppe Conti. Mio padre l’aveva conosciuto una sera di qualche mese fa, a una cena tra amici in un posto vicino a Torino.
E, niente. Adesso mi metto qui, in casa, nella mia stanzetta, sulla poltroncina che sta nel mio angolino preferito, e piango un po’.


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