L’arrosto di maiale

L’arrosto di maiale, tanti lo sanno fare bene, ma come lo faceva lei era buonissimo.
Ma come mai il suo arrosto di maiale era così buono? Cos’aveva di tanto speciale? Era forse perché lei, prima di infornarlo, tagliava via gli estremi e poi lo metteva nella padella così, amputato? Qualcuno si fece coraggio, e le chiese come mai, prima di metterlo in forno, lei tagliasse gli estremi dell’arrosto, e se fosse quello lì il tocco speciale che rendeva il suo arrosto di maiale così buono rispetto a tutti gli altri.
«Se devo proprio essere sincera – rispose lei – non lo so. Faceva così mia madre, e io ho imparato da lei. Mi diceva sempre: “prima di mettere l’arrosto in padella e poi nel forno, devi tagliargli via la testa e il culo.”»
Lei era giovane, e la madre non era tanto vecchia, perciò andarono dalla madre a farle la stessa domanda, a chiederle come mai, prima di metterlo in forno, avesse insegnato a sua figlia a tagliare gli estremi dell’arrosto, e se fosse quello lì il tocco speciale che rendeva il loro arrosto di maiale così buono rispetto a tutti gli altri.
«Mi chiedete delle cose  – disse la madre – che io non vi so mica rispondere. Dovreste chiederlo a mia madre, me l’ha insegnato lei quand’ero giovane. Diceva sempre: “prima di mettere l’arrosto in padella e poi nel forno, devi tagliargli via la testa e il culo.”»
Erano fortunati, perché la vecchia nonna era ancora viva. Non ci pensarono due volte e andarono dritti a chiederle come mai, prima di metterlo in forno, avesse insegnato alla figlia a tagliare gli estremi dell’arrosto, e se fosse quello lì il tocco speciale che rendeva l’arrosto di maiale della sua famiglia così buono rispetto a tutti gli altri.
La nonna ci pensò un po’ su, tornò con la testa a quasi un secolo prima. Poi si mise a ridere di gusto.
«Dovevo fare così per forza  – disse la nonna – avevo una padella troppo piccola.»

E questa, amici, è l’invenzione della tradizione.


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