La ragione ti ha un po’ preso la mano

C’è che poi è molto facile arrabbiarsi per le cose che ci fanno arrabbiare e andare subito a scriverlo sull’internet, da qualsiasi parte, come per esempio scrivevo io alla fine di marzo in un post intitolato Il nervoso (sui libri per l’infanzia) dove dicevo così:

Ma io mi domando e dico: ma quando sceneggiate, scrivete, illustrate o traducete un adattamento o una riduzione di Pinocchio, ma cosa vi costa sceneggiare, scrivere, illustrare o tradurre “Pescecane”, invece di “Balena”? Cosa vi costa? Eh?

Ed ero arrabbiato né più né meno che con la Disney, anche se non è che alla Disney gliene fregasse o gliene potrebbe fregare qualcosa della mia arrabbiatura. Però scrivere quella cosa mi sembrava giusto e necessario.
Poi l’altra sera abbiamo cominciato a leggere Peter Pan prima di andare a dormire, con le coperte tirate su fino al mento e solo una lucina pieghevole a illuminare il libro. E siamo già tutti immersi nelle vicende della famiglia Darling, quando a un certo punto con la coda dell’occhio vedo la frase successiva che dovrò leggere…

Dopo che gli avevano chiesto dove fosse l’Isolachenonc’è, e mentre io sono già lì con Bennato nella testa, Peter risponde una cosa che mi fa fermare un attimo prima di leggerla a voce alta:

«Seconda strada a destra,» disse Peter, «e poi dritto fino al mattino.»

No, aspetta.
Seconda strada a destra?
Il libro l’ho appena comprato, l’avevo anche sfogliato prima di prenderlo, mi sembrava fatto bene. Stai a vedere che sono andato a pescare una di quelle edizioni nuove dove i traduttori fanno un po’ come gli pare secondo logiche tutte loro. Che due maroni.
Vabbè, fa niente, in una frazione di secondo faccio tutti questi ragionamenti, mi riprendo e leggo a voce alta correggendo:

«Seconda stella a destra,» disse Peter, «e poi dritto fino al mattino.»

Me ne compiaccio molto, e continuo a leggere.
Poi il Miny, dopo un po’, si addormenta e anche noi facciamo per andare a dormire. Cioè, no. Io non ci vado, vado prima ad accendere il computer. Peter Pan non l’avevo mai letto, o comunque non mi ricordo di averlo fatto in passato, quindi cerco su google il testo originale e vado a vedere:

«Second to the right,» said Peter, «and then straight on till morning.»

Ok. Fermi tutti.
Possibile che in una storia così favolosa manchi quel pizzichino di testo incantato che conosciamo tutti a memoria? E anche dopo, quando Peter e Wendy e Gianni e Michele stanno svolazzando ricoperti di polvere di fata fino a Neverland, il quarto capitolo comincia così:

«Second to the right, and straight on till morning.»

E quindi, tutto sommato, va bene anche tradurlo con la strada. Ha ragione il traduttore. Ma allora la magia di quella bellissima «seconda stella a destra» da dove viene? Eh?
Cerco ancora su google: viene dalla Disney.
Chiudo tutto e vado a letto.

***

Una delle cose più eclatanti dell’internet è che puoi dire quello che ti pare istantaneamente, puoi scrivere che sei arrabbiato per qualcosa e farlo sapere a tutti (cioè a tutti quelli che magari ti leggono), e puoi fargli sapere quanto la tua rabbia sia intelligente e giusta e quanto la tua crociata, per quanto piccola, sia immacolata. Come era successo a me per Pinocchio.
Un’altra delle cose eclatanti dell’internet è che se sei abbastanza fortunato arriva prima o poi qualcos’altro che ti fa capire che, alla fine della fiera, sei un coglione.
E questo post è l’unico modo che ho per dire che lo sono anch’io.

Musica:


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3 risposte a La ragione ti ha un po’ preso la mano

  1. .mau. ha detto:

    Però la traduzione letterale è “la seconda a destra, e poi dritto fino al mattino.” Non è che mettere “strada” vada bene.

    • Marco Manicardi ha detto:

      Ok, ma va bene anche “strada”.
      E comunque, le traduzioni letterali non sono sempre il modo migliore per tradurre qualcosa. Pensa al pasticcio di Evangelion.
      (Ma è un discorso complesso e non so se sono in grado di sostenerlo.)

    • .mau. ha detto:

      ho tradotto Hofstadter. Figurati se la traduzione letterale è un’opzione fattibile…

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