La New Wave italiana (l’onda lunga)

Poi ci sono quelli che non hanno mai smesso di scrivere (ci sono anch’io, tutto sommato) ma che secondo me ultimamente scrivono di più (è solo una mia impressione). Li metto qui sotto, al solito, in rigoroso ordine alfabetico così come sono stati aggiunti o spostati nel gruppetto dell’Onda lunga italiana del mio feedreader (uso feedly, quello gratis, se vi interessa).

  • After Zen – di Fabrizio Casu.
  • ABTV: Oblò – (qui bisogna fare una precisazione) Oblò è la rubrica letteraria di Davide Profumo (Lo Scorfano) su ABTV, il sito del Gruppo di studio Aterosclerosi, Trombosi, Biologia Vascolare; non essendoci un feed dedicato all’Oblò, bisogna iscriversi a quello di tutto il sito, e quindi ogni tanto si leggono anche articoli e commenti scientifici davvero interessantissimi, almeno per noi che stiamo invecchiando.
  • Bluebabber – di Stefano Castelvetri.
  • buoni presagi – di Alessandro Vicenzi (nipresa).
  • I love Quentin – di Vincenzo Prencipe (khenzo).
  • Mafe de Baggis – di Mafe de Baggis.
  • Mix – di Mix.
  • «Un, due, tre, VIA» – di Tinni.
  • Verba Manent / Zu – di Giulio Zu.

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NOTA: nella lista mancano i mostri sacri, il proto-punk e il pre-war blues perché saranno oggetto di un post a parte, uno dei prossimi venerdì, se tutto va bene.
Musica:


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Le altre puntate piene di link sulla New Wave della blogsfera italiana sono qui.


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2 risposte a La New Wave italiana (l’onda lunga)

  1. Emanuele ha detto:

    Che bella questa iniziativa, non la conoscevo. Bravo. 🙂
    Ciao,
    Emanuele

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