Esempio 1 di gruppo Whatsapp dei genitori dell’asilo:
«Ciao a tutti, mi dite chi non ci sta a fare <una cosa a caso tipo il carnevale in piazza>?»
«Io ci sto.»
«Io ci sto.»
«Io ci sto.»
«Io no.»
«Io ci sto.»
«Io ci sto.»
«Io ci sto.»
«Io non lo so.»
«Io ci sto.»
«Io ci sto.»
«Io ci sto.»
«Io no.»
«Io ci sto.»
«Io ci sto.»
«Io no.»
«Io ci sto.»
«Io ci sto.»
«Io ci sto.»
«Qual era la domanda?»
Esempio 2 di gruppo Whatsapp dei genitori dell’asilo:
«Ciao a tutti, qualcuno ha trovato un paio di guanti fatti così e cosà?» <foto>
«Io no.»
«Io no.»
«Io no.»
«Io no.»
«Io no.»
«Io no. Però ho trovato questo.»<foto di qualcos’altro, tipo una maglia>
«Io no.»
«Io no.»
«Io no.»
«Io no.»
«Io no. Ma nelle cose di mio figlio c’è sempre scritto il nome.»
«Io no.»
«Io no.»
«Io no.»
«Io no.»
«Io no.»
«Io no.»
«Io no.»
«Io no.»
«Io no.»
«Sì, erano nell’armadietto di mio figlio, domani te li porto.»
Rabbia, fastidio e frustrazione.
Vedrai quando Guido cresce! A parte il gruppo scolastico (a Natale non sei stato riempito di messaggi tipo “Auguri! con alberello” o “Auguri con pupazzo di neve” e a Capodanno idem con bottiglia di spumante o cotillon?), ci sarà quello sportivo (per pallamano del mio Daniele si veleggia sui 40 messaggi per volta, e a partire dalle 7 del mattino) e varie ed eventuali (catechismo o scout o gruppo teatrale o chitarra…). Il tuo cellulare sarà tutto un biiing…
Bentornato Many!
Paola (la tua fan dai tempi di Barabba)
PS Mi accorgo adesso che ci sei anche su Barabba che non guardavo da mesi, ubiquone!