Il 2 di gennaio del 2013 avevo scritto un post che si chiamava Non è un proposito per l’anno nuovo, è un atto politico dove l’atto politico in questione consisteva nel:
Non ringraziare quando qualcuno ti fa passare sulle strisce pedonali; non aspettarti un grazie quando fai passare qualcuno sulle strisce pedonali.
Ecco, ho cambiato idea.
L’inversione di tendenza non è arrivata deliberatamente e neanche in una data precisa, sono cose che misteriosamente accadono, ma a un certo punto mi sono accorto che non stavo più seguendo quell’atto politico che mi ero prefissato di seguire nel 2013 e, anzi, mi ritrovavo spesso, quasi sempre, a ringraziare alzando la mano e sorridendo quando qualcuno mi faceva passare sulle strisce; e poi, anche se tuttora non mi aspetto un grazie quando a far passare qualcuno sulle strisce sono io, se quel qualcuno che faccio passare mi ringrazia, ho scoperto che spesso alzo le dita della mano che sta sul volante e anche qui sorrido, piegando un po’ la testa di lato come a dire: «Ma no, ma valà, ma si figuri.»
E ho scoperto che a far così si sta meglio.
Musica:
Strisce pedonali è un pezzo del 2014 tratto dall’album Distacco del poeta della musica, Giancarlo Frigieri, e registrato da Andrea Sologni (Sollo) all’iGloo di Correggio, dove, a parte Giancarlo Frigieri che fa quasi tutto, c’è Max Marmiroli che suona i sassofoni e io, in maniera più incidentale che accidentale, provo a suonare il wurlitzer.