Fruttero & Lucentini

E in un libro che si chiama I ferri del mestiere: Manuale involontario di scrittura con esercizi svolti, del 2003, Carlo Fruttero e Franco Lucentini dicono che, quando vennero invitati a parlare alla Fiera del Libro di Francoforte, citando letteralmente e coraggiosamente i Parerga und Paralipomena di Schopenhauer, affermarono che Serse pianse, secondo Erodoto, contemplando il suo immenso esercito e riflettendo che di tutti quei guerrieri, di lì a cento anni, nessuno sarebbe più stato in vita. E chiesero al pubblico: «chi non piangerebbe, contemplando il poderoso catalogo della Fiera, se riflettesse che di tutti quei libri non uno sarà più in vita tra dieci anni?»
E dicono che seguì un così lungo momento di silenzio da fargli pensare che la cosa migliore sarebbe stata di salutare e ritirarsi. Ma poi tutta la sala, comprese le prime file, occupate principalmente da editori e librai, scoppiò nel più caloroso, gioioso, fragoroso applauso che fosse mai toccato loro. E che proprio allora – per una soprannaturale coincidenza – le campane della vicina Cattedrale si misero a suonare a festa, portando al colmo l’entusiasmo e la gioia di tutti. Le risate e i battimani non finivano più. Ed era come se l’inaugurazione della Fiera, all’improvviso, si fosse trasformata in una grande Festa di Liberazione dalla Schiavitù del Nuovo e dell’Ultima Novità.


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