Faccio la coda di pavone

Oggi è uscito per Chiarelettere una specie di instant-ebook sul terremoto, si chiama La scossa, l’ha scritto il dottor Leonardo Tondelli, una bellissima persona con cui chiunque, una volta nella vita, dovrebbe bere una birra o una spuma. Non l’ho ancora letto, il libro elettrico di Leonardo, l’ho solo spulciato stamattina al bar, ma nei ringraziamenti, alla fine, c’è scritto così:

Tra i blogger che hanno vissuto il terremoto in prima linea, segnalo quello di Marco Manicardi (http://marcomanicardi.altervista.org) a cui avrei voluto saccheggiare diverso materiale letterario, ma lui se ne sarebbe accorto e sa dove parcheggio.

L’espressione più strana delle rughe sulla mia fronte si è verificata quando ci siamo imbattuti, io e la mia fronte, nelle parole “materiale letterario”. Allora, insomma, come dice il titolo del post, e come si dice tra noi ex-giovinastri, faccio la coda di pavone.

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3 risposte a Faccio la coda di pavone

  1. Giovy ha detto:

    Fai bene a fare la coda di pavone perché te lo meriti..

  2. laperfidanera ha detto:

    Non hai mica scritto formule o simboli, no? hai scritto parole, quindi è materiale letterario! (scherzi a parte, meriti complimenti)

  3. Morena Silingardi ha detto:

    Pensa che faccio un po’ la cosa di pavone anch’io, per il solo fatto di conoscerti! Scherzi a parte, tutti i complimenti che ti meriti.

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