E poi oggi

E poi oggi ero in giro per lavoro, in uno di quei posti in cui non immagineresti mai di doverci passare o di organizzarci una gita o una vacanza, cioè Crema, che per me, nella mia testa, Crema è sempre stato un pensiero ipotetico tra Bergamo e Milano, e oltre a non immaginare di andarci in vacanza o in gita non mi sono mai preoccupato di andare a cercare una foto di Crema su un atlante, quando c’erano gli atlanti, o su internet, adesso che c’è internet; ma comunque, ero lì che giravo avanti e indietro tra Basso Lodigiano e Crema, e ho scoperto che è tutto un territorio selvatico e verde e nebbioso al mattino e umido la sera, pieno di alberi e siepi a perdita d’occhio tra l’Adda e il Serio ed ero lì che pensavo che sono proprio un coglione; e mentre andavo a Crema, e poi dopo, mentre tornavo a casa, avevo su in macchina il disco di Materiale Resistente 1945-1995 e mi sembrava la colonna sonora perfetta da ascoltare proprio in quel posto lì, proprio in questo momento storico, intanto che mi guardavo attorno affascinato e pieno di meraviglia per una natura che non avevo neanche mai immaginato.
E ogni tanto passavo su un ponte e sotto c’era un fiume, una volta l’Adda, un’altra volta il Serio, e quando passavo sopra un ponte sul Serio ad alta voce dicevo: «beh, guarda qua, un ponte per davvero».
E questo è quello che può succedere quando ti mandano da solo a lavorare lontano.
O magari succede solo a me. A posto così.

(una foto di Crema)


Questa voce è stata pubblicata in cose così e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.