Dei ricordi (35)

E invece io mi ricordo benissimo il 12 settembre del 2003, un venerdì sera, che ero alla Festa de l’Unità di Modena a bere delle birre dopo che avevo studiato tutto il giorno nella biblioteca dell’Università; e insomma, ero lì che mi facevo i fatti miei e Marcello mi aveva messo una mano sulla spalla e mi aveva detto: «È morto Johnny Cash».
E eravamo stati zitti per un po’. Poi eravamo tornati a fare le nostre cose di ventenni in un venerdì sera di fine estate alla Festa de l’Unità di Modena.
Dopo avevo scoperto che Johnny Cash si era praticamente lasciato morire, stanco della vita, dopo che quattro mesi prima era morta June Carter, sua moglie. Quindici anni dopo mio nonno, Corrado, aveva fatto la stessa cosa, esattamente quattro mesi dopo la morte dell’Ada, mia nonna, sua moglie.
Così va la vita.


(Qui ci sono degli altri ricordi, se uno è interessato)


Questa voce è stata pubblicata in cose così e contrassegnata con , , , , . Contrassegna il permalink.

Una risposta a Dei ricordi (35)

  1. Marco Manicardi ha detto:

    (ho scritto “dopo” quattro volte in due frasi, ma non c’era altro modo, mi sembra)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.