Il 7 agosto del 2012, pioveva, arrivavamo a San Pietroburgo per cominciare il nostro viaggio di nozze. Dormivamo al diciottesimo piano – era l’anno del terremoto, non era così scontato e facilissimo dire “diciottesimo piano” – di un albergo sulla Moskovskij prospekt, non lontanissimi da Moskovskaja ploščad’, e il tizio alla reception ci aveva dato un bigliettino con il nome del wifi gratuito. Il nome del wifi gratuito era uguale al nome dell’albergo di fianco al nostro.