Così va la vita (della tribù dei Modenesi)

All’inizio di un libro che si chiama Gli spiriti non dimenticano, del 1996, Vittorio Zucconi racconta di quando partecipò a una cerimonia degli Oglala Sioux per avere il benestare della tribù al proseguimento delle sue ricerche sulla vita di Cavallo Pazzo:

Presi posto nel circolo attorno al totem e alla coperta. Alla destra mia moglie Alisa, perfettamente tranquilla come se lei, milanese, avesse passato tutta la vita fra i Sioux. Dall’altra parte, alla mia sinistra, si sedette una bambina, avrà avuto forse dieci anni. Mi fece un piccolo sorriso nervoso. «Sono della tribù dei Winnebago» mi disse a voce bassa, con la manina davanti alla bocca per non farsi sentire «e questa è la seconda cerimonia alla quale partecipo. Vengo per chiedere l’aiuto dello Spirito per la mia nonna.» Che cos’ha la tua nonna? «Sta morendo e prego perché vada nel cielo delle mille tende, insieme ai suoi antenati, quando morirà.» Mi fissò con uno sguardo inquieto: «Ho sempre un po’ paura, sa, a queste cerimonie degli Oglala, forse perché sono una Winnebago». Figùrati io, bambina, che sono della tribù dei Modenesi.

E quindi, non lo so come si fa, in questi casi, ma forse possiamo almeno pregare un po’, perché nel cielo delle mille tende ci sia un posto anche per uno della nostra tribù.
Così va la vita.


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