Cose che mi piacciono molto (9)

Tipo quando succede che in un libro trovo qualcosa che assomiglia a un capello, e il primo istinto è quello di soffiarlo via, pensando «ma veh, guarda, ho perso un capello», però anche soffiando non vola da nessuna parte; allora ci passo il dito e mi accorgo che è stampato sulla pagina e che forse è davvero un capello, e forse è un capello del tipografo, ma non so come funzionano le cose tipografiche (metto una foto qui sotto come esempio). Solo che, insomma, finché non ho finito di leggere e voltato la pagina, ogni due per tre son lì che provo ancora col dito, e delle volte, anche dopo aver girato pagina, torno indietro e ci riprovo e penso «ma guarda». È sempre uno stupore.

(questo era nel secondo paragrafo di un racconto intitolato Arcadia, dentro a un libro che si chiama Ciau Masino, del 1932, di Cesare Pavese, e raccolto in Racconti *, Einaudi 1968)

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