Babel’

E invece in un libro che si chiama Racconti di Odessadel 1931, in un racconto intitolato Ljubka CosaccoIsaak Ėmmanuilovič Babel’ dice a un certo punto che il sole pendeva dal cielo come la lingua rosa di un cane assetato.
E poi, sempre nello stesso libro, ma in un altro racconto intitolato Padre, dice che gli ubriachi erano spaparanzati per il cortile come mobili rotti.


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